Al massimino piovono fischi. Il pubblico etneo non ci sta a vedere pareggiare il Catania, in superiorità numerica, contro il Monopoli. I rossazzurri dilapidano una vittoria, decisamente alla portata, non chiudendo la partita con una seconda rete. Questa squadra continua perdere punti per strada, commettendo sempre gli stessi errori.
Catania a due facce
“I fischi di oggi sono meritatiâ€. Parte con un ammissione di colpa Lucarelli. In questa partita il Catania è indifendibile. Tra il primo e il secondo tempo c’è una differenza abissale, in termini di intensità di gioco, da parte degli etnei. Nei primi quarantacinque minuti i rossazzurri sono pimpanti e sul pezzo. La squadra rientrata in campo dopo l’intervallo però non è la stessa. Nonostante l’uomo in più, il Catania gioca con paura e non affonda più il colpo. Lucarelli parla anche di una partita già chiusa “perché in vantaggio e in superiorità numericaâ€, ma questa volta l’errore di valutazione è evidente. Calo fisico, poca cattiveria e disattenzione: con questi difetti il Catania da una stagione a questa parte continua a buttare tutto alle ortiche.
Dubbi sul gioco
C’è anche un problema tattico. Il Catania appare ingolfato e macchinoso, con tante buone idee mai, o quasi mai, realizzate. Manca tanta qualità a centrocampo: Quaini non è un regista adeguato, Zammarini da solo quantità e Chiricò non sa, o non vuole, fare il trequartista. Il numero 32 brancola nel buio e non riesca a fare da raccordo tra il centrocampo e la fascia. Infine Di Carmine, in questo nuovo attacco a due, sembra spaesato. Il numero 10, impegnato a fare la “guerra†insieme al compagno di reparto Costantino, perde la sua incisività sotto porta. Poco equilibrio insomma, ma quando cambi così tanto forse è inevitabile.
Corsa ed esplosivitÃ
Le uniche note liete sono sulle fasce. Cicerelli e Bouah risultano i migliori in campo tra le file etnee. I due esterni contribuiscono nel dare corsa, incisività ed esplosività alla manovra rosszzurra. In particolare ottima la prova del numero 30 da esterno a tutta fascia, compito non facile per un giocatore non ancora al 100%. L’ex Reggina trova anche un gran goal, con un colpo da biliardo e si candida per un ruolo da protagonista per il finale di stagione.
Serve molto di più
Così proprio non va. Dopo Rimini serviva un moto d’orgoglio, invece i rossazzurri steccano. Le partite ravvicinate non possono rappresentare un alibi adeguato. Gli etnei affronteranno un febbraio di fuoco, con tante partite in pochi giorni. La fatica dovrà essere compensata dalla grinta e dalla voglia di riscatto. Se non si farà questo il Catania rischierà di sprofondare in un baratro sempre più pericoloso.
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.