Due punti persi o uno guadagnato? Per come si era messa la partita per il Catania forse il pareggio ha rappresentato il risultato più congeniale. Eppure a Foggia i rossazzurri hanno dato la sensazione di aver lasciato qualcosa per strada. La classifica è rimasta deficitaria e nemmeno la prestazione, per quanto di carattere, ha lasciato sensazioni troppo positive.
Resistenza e nulla di più
Il vantaggio etneo, targato Rapisarda, è durato appena dodici minuti. Poi gli uomini di Lucarelli hanno subito l’ennesimo goal in questa stagione sugli sviluppi di un calcio piazzato. L’espulsione, fin troppo ingenua, di Haveri infine, ha compromesso l’intera partita del Catania, rimasto in dieci per tutto il secondo tempo. Eppure il Monopoli avrebbe potuto fare scuola agli etnei, dato che solo nello scorso turno i biancoverdi erano riusciti a siglare la rete del pareggio al Massimino, nonostante l’inferiorità numerica. I rossazzurri invece, nel secondo tempo dello Zaccheria, non hanno mai oltrepassato il centrocampo, limitandosi a portare a casa il pareggio e rinunciando così alla vittoria.
Serve chiarezza
Le scelte tattiche non hanno certamente pagato. Alcune decisioni sono apparse incomprensibili, come quella di schierare Chiarella punta adattata, lasciando in panchina Costantino. La difesa a tre non ha esaltato le caratteristiche di difensori dalla grossa struttura fisica come Kontek e Monaco, in particolare il numero 46 da braccetto di destra ha sofferto maledettamente Millico. Il mister ha certamente avuto le sue ragioni per schierare questa formazione. La critica maggiore non è rivolta alla tattica, bensì alla chiarezza. Non aver mostrato la lista dei convocati e non aver mai fornito un report medico non è stata pretattica, ma una mancanza di rispetto per stampa e tifosi.
Basta alibi
Queste sono le spiegazioni che la piazza avrebbe voluto ascoltare, al posto degli alibi. Perché certamente l’espulsione ha condizionato la gara, tuttavia forse era arrivato il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Le partite ravvicinate, i campi brutti e, ancora una volta l’arbitraggio, Lucarelli le ha provate tutte. Proprio il mister però, in conferenza pre gara, aveva dichiarato di non cercare alibi. A prescindere dalla sfortuna e dai fattori esterni, questa squadra ha dimostrato di essere un cantiere aperto su cui c’è ancora tanto lavoro da fare.
Mese decisivo
Sarà un Febbraio di fuoco per il Catania. Tanti match da giocare in pochi giorni, con gli uomini contati. Lucarelli ha perso Haveri per squalifica e Zammarini per infortunio, sperando che non sia troppo grave. “Siamo 22 in lista, potrebbe arrivare qualcun altroâ€. Il mister ha lasciato intendere che la rivoluzione potrebbe continuare, ma oggi più che cambiare giocatori serve mutare l’atteggiamento e il carattere. Solo con un netto cambio di passo e di mentalità il Catania potrà dare una sterzata alla stagione.
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.