Il Catania non si ferma più e conquista la settima vittoria in una partita che si rivela sin dalle prime battute la più complicata fino ad oggi.
Oltre la sofferenza…
Ebbene si… E’ forse il successo sinora più sofferto in questo primo scorcio di campionato e questo imprime un valore ancor più importante ai tre punti. Nonostante le difficoltà , i rossazzurri hanno piegato la strenua difesa di un Locri ben messo in campo allungando il divario in classifica sul Lamezia fermato dal Trapani.Â
Adesso, sono 5 i punti di vantaggio sulla seconda dopo sette giornate di campionato. Non sono pochi…
Difficoltà …
Soprattutto nella prima frazione di gioco, gli etnei non riescono a trovare gli spazi per affondare il colpo ed impattano azione su azione dinnanzi al muro difensivo costruito attentamente dal Locri.
Nervosismo dilagante in campo, complice l’atteggiamento scorbutico dei calabresi che non perdono occasione per spezzettare il gioco con interventi duri al limite del regolamento.
Il peggior primo tempo
Non paga la scelta di mister Ferraro che decide di schierare De Luca prima punta per attaccare la profondità .
Il Locri infatti si presenta con un baricentro basso che non permette ai rossazzurri di trovare gli spazi centralmente. Così, le migliori trame offensive del Catania si sviluppano sulle corsie esterne grazie alla catena di destra con un Sarno ispiratissimo accompagnato dalle sovrapposizioni di Rapisarda. Troppo poco però, per impensierire l’estremo difensore Iannì, di fatto inoperoso per tutto il corso del primo tempo.
Cambio di passo nel secondo tempo
Ferraro nella seconda frazione di gioco passa al 4-2-3-1 e complice l’atteggiamento più aggressivo dei rossazzurri, cambia lo spartito della gara.
L’episodio cruciale arriva al 65′ quando un cross di Rapisarda viene deviato imparabilmente nella propria porta da Dodaro. Dopo dieci minuti sempre Dodaro completa la sua personale serata da dimenticare con un intervento da tergo che gli costa il secondo giallo, lasciando i suoi in inferiorità numerica. La ciliegina finale la mette Giovinco che con un sinistro a palombella delizioso dalla linea di fondo che chiude la gara.
Dagli spalti
Ancora una volta il Massimino offre una cornice di pubblico degna della massima serie. Quasi 15mila spettatori in un mercoledì pomeriggio qualunque, ormai potrebbe sembrare normalità ma di fatto, rimane un dato incredibile se confrontato con le altre realtà .
La tifoseria etnea continua a dimostrare un attaccamento che va oltre qualsiasi aspettativa creando ancora una volta un’atmosfera da Serie A. Momenti di paura al termine del primo tempo a causa del malore di un tifoso in curva nord; la gara si interrompe ed un silenzio surreale accompagna tutto il resto della gara.
Fortemente affascinato dal mondo delle curve e delle tifoserie in generale, fermamente convinto che il giornalismo debba essere assoluto portatore di verità , compreso quello sportivo.