Il Catania si ferma. Prima sconfitta in campionato per i rossazzurri, battuti per 2-1 dalla Polisportiva Santa Maria, al “comunale Antonio Carrano“. Dopo il vantaggio campano, firmato da Bonanno, gli etnei riescono immediatamente a pareggiare con Palermo nella prima frazione. Secondo tempo deludente per gli uomini di Ferraro, incapaci di imporsi su un avversario decisamente superiore per intensità e motivazione. il gol di Tandara nel finale di partita condanna i rossazzurri al K.O.
Una sconfitta annuciata
La sconfitta contro la Polisportiva Santa Maria è il frutto di una serie di pessime prestazioni fornite dai rossazzurri da un mese a questa parte. Gli uomini di Ferraro appaiono scarichi e senza idee, capaci di vincere solo grazie ad episodi fortuiti. Questa volta la sorte non aiuta il Catania, costretto a soccombere contro un avversario decisamente più in palla e con maggiore mordente. Si attendeva una svolta, invece per il Catania arriva la prima batosta.
Le colpe del tecnico
Ferraro non riesce a dare la scossa. Non basta il cambio di modulo per invertire la rotta. Il Catania è in involuzione tecnica dalla partita con il Paternò e da ben otto partite non si vedono miglioramenti. Dal blocco della catena di destra, fino ad arrivare alla poca incisività dei cambi, le armi di inizio stagione dei rossazzurri risultano ora inefficaci. Gli etnei sono fin troppo leggibili e sta a Ferraro trovare nuove soluzioni per far tornare la sua squadra a brillare.
Attaccanti, dove siete?
Al Catania mancano i goal dei propri attaccanti. Si può parlare di gioco, idee e schemi ma senza fare goal non si vince. Il reparto offensivo etneo è a secco da ben 4 turni. Sarao, centravanti titolare della formazione etnea, non segna dalla match contro il Paternò e contro la Polisportiva Santa Maria non riesce a capitalizzare diverse occasioni. De Luca continua a non brillare e nonostante il passaggio da esterno a seconda punta non risulta decisivo. Giovinco, chiamato finalmente in causa dal primo minuto, non sfrutta la chance da titolare, non creando mai imprevedibilità sulla trequarti. Manca la giocata degli ultimi 20 metri e senza i suoi attaccanti il Catania continuerà a faticare.
Nessun dramma, serve ripartire
Analizzati gli errori, il Catania deve assolutamente ripartire. Già dalla prossima partita contro il Trapani il Catania dovrà dare risposte, per chiudere con serenità il 2022. La prima sconfitta, seppur fastidiosa è quanto meno poco dolorosa visti i pareggi di Locri e Lamezia Terme. Nessun dramma dunque, servo solo tanto lavoro e un pizzico di lucidità in più. Per quest’ultima forse occorrerà attendere il rientro dopo la sosta.
Credits: Polisportiva Santa Maria
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.