Catania, l’epilogo in casa è triste e silenzioso: I rossazzurri cadono contro il Sorrento in un Massimino deserto

Catania, l'epilogo in casa è triste e silenzioso: I rossazzurri cadono contro il Sorrento in un Massimino deserto

Ingoiati dal silenzio, affogati nei problemi. Nel palcoscenico di un Massimino vuoto e tetro, per via del provvedimento del Prefetto, va in scena il naufragio del Catania contro il Sorrento. I rossazzurri, nell’ultima partita in casa del girone di andata, incassano una sconfitta durissima, pesante come un macigno sulle ambizioni della squadra etnea.

Così non va

De Francesco segna il destino nefasto dei rossazzurri. Nel Catania c’è tanta buona volontà nel recuperare lo svantaggio. I tentativi di Lucarelli di sovraffollare l’attacco però, non evitano la disfatta ai padroni di casa. Gli etnei concludono la partita con cinque punte in campo, ma non basta aggiungere attaccanti per andare a rete. La squadra è inconcludente e incapace di finalizzare.

Astinenza dal goal

“L’essenza del calcio è fare goal e non subirlo e noi fatichiamo”. È proprio vero quanto dichiarato da Lucarelli nel post partita. Il problema cruciale del Catania è proprio questo: il goal. L’attacco dei rossazzurri è tra i meno prolifici di tutta la serie C. Appena quindici goal realizzati in diciotto partite. Troppo poco per una squadra costruita, in estate, con l’obiettivo di arrivare nelle prime tre posizioni.

La dura realtà

La realtà non narra certa di un Catania in top tre. Contro il Sorrento i rossazzurri incappano nell’ottava sconfitta stagionale, la quarta tra le mura amiche. Statistiche impietose, che condannano gli etnei ad un anonimo tredicesimo posto in classifica. Attenzione però perché la rotta deve essere assolutamente cambiata. Se è vero che i play off distano solo tre punti, un’altra zona calda della classifica è altrettanto vicina: Chiricò e compagni si ritrovano appena quattro lunghezze sopra la zona play out.

Speranza nel cambiamento

Sullo sfondo c’è la partita contro il Benevento, poi  il mercato. La sessione di Gennaio è forse l’unica ancora di salvezza, se sfruttato in maniera intelligente, per gli etnei. Lucarelli non vuole parlarne, ma è evidente che a questa squadra servano degli innesti pesanti e mirati. L’attacco va rifondato e alcuni calciatori non si stanno dimostrando adatti al contesto etneo. La speranza dei tifosi risiede ormai nel cambiamento dei protagonisti attuali, incapaci di risolvere la crisi, auspicando però che davvero questa volta si facciano le scelte giuste.

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