Catania, niente “Decima”

Catania, niente "Decima"

Battuta d’arresto. Dopo nove vittorie consecutive il Catania inciampa al Monreale-Proto, pareggiando 0-0 in casa del Cittanova. Le alibi delle dimensioni ridotte del campo o del rigore negato agli etnei nel finale di gara, non giustificano la prestazione opaca offerta dai rossazzurri. Il risultato, alla luce del pareggio ottenuto dal Lamezia, non muta il vantaggio del Catania in classifica. Tuttavia gli uomini di Ferraro, per poter ripartire al meglio, dovranno fare tesoro degli errori commessi.

Approccio sbagliato

Il peggior Catania della stagione. Contro il Cittanova i rossazzurri scendono in campo privi di idee e di mordente. Solo nel finale di gara gli etnei, spinti dalla foga di voler vincere la partita, riescono vagamente a impensierire la retroguardia della squadra calabrese. Gli uomini di Ferraro, fino a questo momento calati perfettamente nella mentalità da serie D, peccano proprio nell’atteggiamento. Lodi e compagni regalano un intero tempo di gioco alla squadra avversaria. Un errore costato caro alla formazione etnea, forse eccessivamente rassicurata dai 23 punti che lì separano dal Cittanova. Dopo nove vittore consecutive un calo, sia fisico che mentale, può essere fisiologico. Per vincere il campionato però occorre una squadra concentrata e sul pezzo dall’inizio alla fine.

Squadra che vince…

…può essere cambiata. Contro la Cittanovese diversi calciatori etnei appaiono stanchi e poco lucidi. Nel calcio si sente spesso dire “squadra che vince non si cambia”, ma con una rosa ampia come quella etnea alcuni calciatori avrebbero meritato un turno di riposo. D’altronde come spesso sostiene mister Ferraro il Catania possiede una rosa di 30 titolari. Il tecnico di Vico però sembra ormai convito del suo undici di partenza. In una squadra è normale che si creino delle gerarchie, ma è altrettanto fisiologico aspettarsi un calo fisico da parte di calciatori che hanno disputato quasi tutte le partite. Con il senno del poi è sempre facile parlare, ma dopo i campanelli d’allarme del Città di Sant’Agata, un turnover massiccio era lecito aspettarselo.

Polveri bagnate

Il Catania resta a secco. Per la prima volta in questo campionato i rossazzurri non trovano la via del goal. Un dato curioso, visto che gli etnei sono il migliore attacco del campionato e i calabresi, con ben diciassette reti subite in dieci partite, sono la terza peggior difesa. Nemmeno con i cambi, vera arma in più del Catania di inizio stagione, gli uomini di Ferraro riescono a scalfire la retroguardia calabrese. L’incapacità di arrivare al goal contro una formazione così fragile rende ancora più emblematica la mancanza di concertazione e idee mostrata dai rossazzurri.

Nessun dramma

“Non dobbiamo pensare ad alcun record ma esclusivamente alla vittoria del campionato”. Le parole di Pelligra, presente per la prima volta in trasferta contro il Cittanova, sono chiare. L’obiettivo dei rossazzurri resta unicamente quello di vincere il campionato. Il Catania, prima o dopo, si sarebbe dovuto fermare e per quanto forti era impensabile che i rossazzurri potessero vincere tutte le partite. Analizzati e compresi gli errori commessi dunque, non resta altro che ripartire.

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