Il Catania ha rialzato la testa. La vittoria contro il Taranto, ottenuta al Massimino dopo più di un mese senza trionfi interni, ha riportato maggiore tranquillità . Mister Tabbiani alla vigilia della partita si attendeva delle risposte importanti e queste, in parte, sono arrivate, portando con sé i tanto agognati tre punti.
Cambio tattico
Elemento di grande novità è stato il cambio del modulo. L’abito classico del 4-3-3 ha lasciato spazio al 3-4-2-1. Tale disposizione ha permesso al Catania di sfruttare le ampiezze e di riempire maggiormente il campo. Nella prima frazione, nonostante il cambio tattico, la squadra non girava bene, risultando lenta e macchinosa, proprio come nelle partite precedenti. Nel secondo tempo, gli etnei hanno cambiato marcia e, grazie alle sostituzioni e a una manovra veloce e fluida, sono riusciti a conquistare la vittoria.
Grinta dalla panchina
La svolta dalla panchina si chiama Giuseppe Rizzo. Il capitano rossazzurro, rimasto a lungo ai box per infortunio, ha infuso la giusta dose di carica alla squadra per arrivare alla vittoria: “Sono stato 25 giorni fuori, avevo il fuoco dentro perché volevo rientrare, volevamo vincere a tutti i costi” . Oltre alla motivazione, il numero 18 etneo ha cambiato la partita anche sul piano tattico. Subentrato al posto di Riccardo Ladinetti, in crescita ma non ancora rodato nel ruolo di regista, Rizzo si è dimostrato abile nel ruolo di mediano in un centrocampo a 4. Il suo ingresso ha riportato al Catania quantità e dinamismo, elementi essenziali per sfruttare al meglio il notevole possesso palla dei rossazzurri.
Difesa a 3
Il passaggi alla difesa a tre è stata certamente una mossa azzeccata di mister Tabbiani. Alessio Castellini e Antonio Mazzotta hanno svolto perfettamente il ruolo di braccetti della retroguardia. Marcos Curado, posizionato al centro e supportato dai suoi compagni di reparto, ha mostrato maggiore sicurezza rispetto alle precedenti uscite. Questo cambiamento tattico potrebbe rivelarsi lungimirante, specialmente in vista dei rientri di Silvestri e Quaini.
MentalitÃ
Da adesso in poi serviranno equilibrio e continuità . Il Catania non era una squadra scarsa prima, ma la squadra rossazzurra non può pensare di aver risolto tutte le proprie problematiche tecniche e tattiche. Occorre un vero e proprio filotto di risultati positivi e prestazioni convincenti. Mercoledì i rossazzurri torneranno subito in campo per sfidare il Monterosi. Non c’è tempo per festeggiare, ma occorre rimanere concentrati e lavorare sodo.
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.