Catania, vai sempre più giù: gli etnei cadono a Latina e intravedono lo spettro play out

Catania, vai sempre più giù: gli etnei cadono a Latina e intravedono lo spettro play out

Il Catania è ad un punto di non ritorno. La squadra, partita dopo partita, sta sprofondando in una voragine totalmente negativa. A Latina gli etnei incappano nell’ennesima sconfitta deprimente e incolore della stagione. Perché si può perdere, ma non in questo modo.

Troppo fragili e poco golliferi

Basta una un goal e tutto si spegne. Il Catania disputa un discreto primo tempo, ma si scioglie come neve al sole dopo la rete di Alessio Riccardi all’inizio della seconda frazione. I rossazzurri ancora una volta in questo campionato non ribaltano la partita, andando in confusione totale. Sotto porta si avverte tanta paura. Rocco Costantino non riesce più a sbloccarsi e persino Samuel Di Carmine sbaglia davanti al portiere. Il dato sulle reti è preoccupante: 25 goal in 26 gare disputate, statistica viziata da tre 4-0 contro Benevento, Brindisi e Casertana. Dunque le reti sarebbero solamente 13 in 23 partite. Questi sono numeri davvero allarmanti.

Caos

La squadra non ha un’anima. Non esiste un credo tattico e non c’è un leader in grado di trascinare la squadra di Lucarelli nei momenti di difficoltà. Il mercato in tal senso, sembra al momento solo un generatore di tanta confusione e poca grinta. La rivoluzione allo stato attuale è fallimentare. L’emblema di questo caos è Davide Marsura. La storia del numero 77 è paradossale: per tutta la sessione del mercato invernale rimane fuori rosa ed in lista partenti; rifiuta tutte le offerte fino al 31 gennaio, rimanendo a Catania come separato in casa; 24 ore prima di Latina viene reintegrato e schierato titolare per la partita del Domenico Francioni. Risultato? Marsura, schierato peraltro fuori ruolo, in campo non si vede.

Mister in difficoltà

Cristiano Lucarelli appare in confusione totale. Il tecnico toscano non riesce a trovare la quadra per far risvegliare i rossazzurri dal torpore. Nel post gara il mister continua a giustificare tutto, con alcune spiegazioni plausibili e altre meno, ma la verità è che in questo momento a parlare dovrebbe essere la dirigenza. Come con Tabbiani, la società sta lasciando il proprio allenatore solo e al martirio in pubblica piazza.  Lucarelli ha certamente delle responsabilità, ma un aspetto va sottolineato a chiare lettere: l’esonero non è una scelta plausibile. Cambiare il secondo allenatore della stagione, con una rosa composta da molti giocatori voluti dal attuale allenatore etneo, sarebbe una follia. Chiaramente però una soluzione va trovata.

Situazione pericolosa

In questa crisi generale il Catania va sempre più giù. I play out cominciano ad essere sempre più vicini e le partite andando avanti peseranno sempre di più. Solo sei punti separano i rossazzurri dal baratro degli spareggi salvezza. Tuttavia anche i play off restano alla portata con soli cinque punti di distacco. Gli etnei rimangono in  questo pericoloso limbo, da cui però in questo momento il Catania non riesce ad uscire, venendo risucchiato sempre più in basso. Serve una scossa, altrimenti le conseguenze rischiano di essere catastrofiche.

Credits: Francesco Girone

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