Il Catania è una squadra senza anima. Non ci sono più scuse, né alibi o giustificazioni. Al Massimino contro il Potenza i rossazzurri non vanno oltre il pareggio, in una gara caratterizzata da un alternarsi di noia e occasioni sporadiche da una parte e dall’altra. La palla però non oltrepassa mai la rete e a trionfare è la mediocrità.
Caos totale
Un aspetto deve essere chiaro: da questa analisi, estremamente critica, è escluso Michele Zeoli. Non è più possibile parlare di parte tecnica allo stato attuale delle cose. Il Catania naviga nella confusione più totale. Cambiano gli allenatori, i giocatori, i preparatori atletici, ma il caos e l’improvvisazione continua a regnare sovrana alle pendici dell’Etna. La squadra sembra in caduta libera e ancora, arrivati quasi al termine del campionato, nessuno in società sembra aver trovato il bandolo della matassa.
Problema mentale
La squadra è impaurita. Mentalmente i rossazzurri sono a terra e ciò genera solo errori su errori. I goal sbagliati sottoporta di Costantino e Marsura oggi, Sarao e Dubisckas ieri, non possono essere attribuiti solo all’aspetto tecnico. “Perché non si segna? Sicuramente manca la serenità, la tranquillità”- dichiara mister Zeoli in sala stampa. L’ansia da prestazione, dovuta alla mancanza di risultati, sta giocando brutti scherzi alla lucidità di ogni singolo calciatore del Catania.
L’aspetto fisico
Anche dal punto di vista atletico il Catania ha un enorme problema. Se ne parla da inizio stagione, ma nessuno ha mai trovato una soluzione a questo grave deficit fisico. Alla mezz’ora del primo tempo la squadra di Zeoli finisce subito la benzina, oltre a perdere Cicerelli per un guaio muscolare, si spera non troppo serio. Nel secondo tempo gli etnie provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma anche nei secondi quarantacinque minuti la storia si ripete.
Scenario pericoloso
In questa situazione di caos, il Catania non riesce più ad uscire dalla palude della bassa classifica. I rossazzurri non sfruttano il vantaggio della doppia sfida in casa (Potenza e Audace Cerignola), per fare bottino pieno e mettersi al sicuro. Una situazione davvero pericolosa per una squadra dal pessimo rendimento in trasferta e che tra poco si troverà ad affrontare le dirette concorrenti per la salvezza fuori casa. La dinamica è complessa e paradossale, e francamente al momento non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. La speranza è che mister Zeoli riesca a far ricompattare la squadre, per chiudere dignitosamente la stagione.
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.
