Si ritorna con i piedi per terra. Il sogno Serie B per il Catania si chiude ad Avellino. I rossazzurri escono a testa alta dai play off, giocando alla pari con gli Irpini, favoriti sulla carta. Nei centottanta minuti le due squadre risultano di pari livello siglando due goal per parte. Alla fine però, per una disastrosa regular season, a passare il turno sono gli uomini di Michele Pazienza in qualità di testa di serie.
Illusione iniziale
L’inizio è in discesa. Il Catania sblocca subito il match con la rete del solito Pietro Cianci. I rossazzurri nel complesso disputano un ottimo primo tempo. L’Avellino, anche per la paura dovuta alla rete subita, patisce il gioco etneo e si dimostra in seria difficoltà . Gli irpini non impensieriscono quasi mai Jacopo Furlan e di contro gli uomini di Zeoli sfiorano in diverse occasioni la rete del raddoppio. In questo tipo di sfide però non si può lasciare nulla di intentato e il merito dei padroni di casa resta quello di essere rimasti compatti e concentrati, sfruttando i momenti di scarsa lucidità del Catania.
Stanchezza e paura
Nel secondo tempo per i rossazzurri subentra la paura. Le gambe cominciano a tremare e la stanchezza, dovuta alle partite ravvicinate, si fa sentire. Gli etnei tirano il freno a mano, provando a fare proprio ciò per cui non sono portati: gestire il risultato. La partita cambia all’improvviso. Daniele Liotti sigla un goal da cineteca, facendo prendere coraggio ai campani. Il Catania si difende, ma non ha più le forze per ripartire, rimanendo schiacciato. L’ingresso di Raffaele Russo, tra i padroni di casa, getta il panico nella retroguardia rossazzurra. Gli strappi del numero 10 avellinese sono letali ed è proprio lui a fornire la palla del definitivo 2-1 a Michele D’ausilio.
Un plauso per “Zorroâ€
Cala così il sipario sui play off del Catania. Un finale amaro per i rossazzurri, che in questi play off si dimostrano compatti, concentrati e determinati. Il merito di questo cambio d’atteggiamento netto, rispetto alla stagione regolare, va a Michele Zeoli. Il tecnico rossazzurro commette certamente qualche errore, ma gli sbagli sono compensati dal grande lavoro svolto da “Zorroâ€, dopo l’esonero di Lucarelli. “Tanti di loro (I calciatori rossazzurri n.d.r) hanno capito cosa significa vestire questa maglia†– dichiara il mister etneo, decisamente provato, in sala stampa. Zeoli è garanzia di senso d’identità e spirto di sacrificio e il con il suo addio – “Non so chi rimarrà , sarà un problema per la società e chi verrà dopo di me†– lascia un’eredità tecnica importante ai piedi dell’Etna. Con i suoi modi l’allenatore di Civitavecchia conquista una Coppa Italia di Serie C, salva il Catania dai play out e sfiora l’impresa ai play off.
Attesa di risposte per il futuro
Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche. La stagione 2023/2024 chiude i battenti, ma il prossimo campionato è già alle porte. Gli errori di preparazione commessi lo scorso anno non possono essere più accettati. Questa nuova società , forte e da tenersi stretta, paga lo scotto del primo anno tra i professionisti e per questa ragiona va sostenuta. È evidente però che servono delle risposte: nuovi dirigenti, nuovo allenatore, ma soprattutto una seria e chiara programmazione. Già dalla prossima settimana la piazza etnea attende fatti e novità , perché un’altra stagione così in Serie C (tredicesimo posto in classifica e diciassette sconfitte) non potrà essere digerita. L’unico modo per dare un senso a quest’annata è imparare dagli errori commessi, rialzarsi dalla caduta e ripartire più forti di prima
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.