Nuovo pretendente per il Catania. Dopo l’ing. Fabio Maestri, esce allo scoperto un secondo imprenditore che dichiara pubblicamente di voler inviare una pec al Comune contenente la manifestazione d’interesse per costituire il nuovo Catania Calcio. Si tratta di Luca Giovannone, 58 anni, originario di Ceccano (provincia di Frosinone) ma trapiantato a Torino dal 2005. Appassionato di calcio con alle spalle anche un’esperienza da giocatore di poker, diciassette anni dopo l’esperienza con il Torino – rilevò attraverso il Lodo Petrucci il titolo sportivo del club granata, cedendo poi la società a Urbano Cairo – Giovannone ha voglia di rimettersi in gioco: “Non mi sento un presidente di società di calcio seriale – racconta a CiTy Zone -. In questi anni ho ricevuto diverse proposte per acquistare club, ma nessuna di queste mi ha convinto. La situazione Catania però non mi lascia indifferente e voglio provarci“. Giovannone vuole attivarsi attraverso la sua società , l’Agenzia Per il Lavoro Osmosi S.p.A.
Come nasce l’interesse per Catania?
“C’è molta casualità in relazione al mio interessamento, devo essere sincero”, ammette Giovannone. “Non sapevo nemmeno del fallimento, come tutti gli appassionati di calcio ho seguito la Serie A. Ho deciso di provarci quindici giorni fa: ero qui in vacanza con mia moglie e siamo rimasti davvero colpiti dalla bellezza di questa città . Abbiamo visitato l’Etna che è qualcosa di meraviglioso, uno spettacolo della natura. Durante la vacanza, mi ha riconosciuto un vecchio tifoso che mi ha raccontato delle tristi vicende del Catania di questi ultimi anni e da lì è nato il mio interesse. Se non fossi venuto in vacanza non mi sarei mai proposto e sarei disposto a trasferirmi qui con la mia famiglia dopo ben 17 anni che vivo a Torino“. La passione della tifoseria rossazzurra è uno dei motivi che spingerebbe Giovannone all’investimento: “Ho sempre avuto un debole per il calore dei tifosi etnei, già dai tempi della Serie A. Ormai ho 58 anni, ma le mie idee ed il mio interesse per il mondo del calcio mi impongono di provare a prendere il Catania. Ho pensato che una realtà come questa calza a pennello per le idee che voglio realizzare“.
L’azienda di Giovannone: la Osmosi S.p.A.
Nessuna follia, il proposito dell’imprenditore laziale è quello di far quadrare sempre i conti: “Il mio non sarà mai un calcio di indebitamento – spiega – le entrate devono corrispondere alle uscite, in 30 anni nessuna delle società in mio possesso è fallita, con tutto il rispetto per chi è incappato in un fallimento“. L’azienda attraverso cui Giovannone vorrebbe far ripartire il calcio a Catania è la sua agenzia interinale: l’Agenzia Per il Lavoro Osmosi S.p.A. Secondo quanto raccolto da CiTy Zone, l’impresa in questione ha un capitale sociale di 600mila euro (il 75% delle quote appartiene proprio a Giovannone, mentre il restante 25% risulta di proprietà della Lumarle S.r.l.). In base all’ultimo bilancio pubblicato, chiuso al 31-12-2020, l’Osmosi S.p.A. ha un fatturato di quasi 15 milioni di euro. I numeri, per il 2021 ed il 2022, saranno ancora più sostanziosi, assicura Giovannone. “La mia società è un’agenzia per il lavoro, si chiama Osmosi S.p.A. Quest’anno ho fatturato quasi 22 milioni e nel 2022 la proiezione è quella di oltre 50 milioni di euro. Abbiamo oltre 1700 dipendenti ed un quadro dirigenziale composto da molti professionisti. Questa S.p.A. ha tutte le carte in regola per i requisiti richiesti all’interno dell’avviso pubblico del Comune di Catania“. Da capire, poi, naturalmente, in che misura le entrate della Osmosi S.p.A. confluiranno nell’eventuale progetto Catania.
Il dialogo con la città di Catania
L’imprenditore ha inoltre aperto ad una eventuale collaborazione con l’Associazione “Catania Rossazzurra“: “Ho sentito di un movimento di professionisti in città per avviare un azionariato popolare, io sono assolutamente aperto al dialogo, parlerò con tutti ma prima devo inviare la pec al Comune. Successivamente, se dovessi diventare il nuovo proprietario da parte mia ci sarà assoluta disponibilità alla collaborazione.” Prima di presentare la manifestazione d’interesse, Giovannone vorrebbe approfondire anche la questione stadio: “Proverò a sentire telefonicamente l’assessore allo Sport Sergio Parisi in quanto avrei bisogno di determinate informazioni per redigere il business plan. Ad esempio avrei necessità di conoscere il costo d’affitto dello Stadio Angelo Massimino per la disputa delle partite, confido nel buon senso del Comune”. Dopo Maestri ed in attesa anche di altri soggetti, si fa avanti Luca Giovannone: anche per lui, come per tutti gli altri, tempo fino alle 13.00 di sabato 18 giugno per rendere la sua proposta concreta.