Dopo i festeggiamenti e le presentazioni, il pensiero corre al Catania che sarà . Una società tutta nuova, da ricostruire interamente partendo dalle sue fondamenta: dirigenza, squadra, staff tecnico e medico, settore giovanile, personale dipendente, strutture. Tanto il lavoro da fare per Ross Pelligra e per il suo team dirigenziale, e tante le ufficialità che si susseguiranno nelle prossime settimane.
Catania, iscrizione in Serie D il primo passo
“Mi ha chiamato il presidente Gravina, al quale ho rappresentato sinteticamente il nostro progetto – ha detto Dante Scibilia ai nostri microfoni -. Struttureremo insieme alla FIGC i prossimi passaggi“. Bisognerà per prima cosa costituire la nuova società , richiedere l’affiliazione alla federazione e attendere che questa ne ufficializzi l’ammissione in sovrannumero al campionato di Serie D: il tutto sulla base del più volte citato articolo 52 delle N.O.I.F. Passaggi obbligati per rendere ufficiale e fattivo il nuovo corso rossazzurro: tutto dovrebbe concretizzarsi nel corso del mese di luglio (ancora da individuare le tempistiche esatte). Il 4 settembre è in programma l’inizio del campionato. Particolare da sottolineare è il fatto che denominazione sociale e logo del club saranno provvisori, in quanto è già stata annunciata da parte di Pelligra l’intenzione di recuperare, non appena sarà possibile, la denominazione e lo stemma del fallito Catania ’46.
Catania, una dirigenza tutta da formare
Intanto, però, ci si muove sul fronte assetto societario. L’idea è quello di assemblare un mix tra figure nuove ed altre del territorio: un gruppo che sia coeso e compatto, con attenzione particolare rivolta al fattore età . “Cerchiamo persone giovani, che abbiano voglia di fare, grinta, determinazione e spirito di sacrificio“, l’identikit tracciato da Scibilia. Il primo a venire ufficializzato sarà il direttore generale: non sarà Dante Scibilia che, in virtù della sua attività professionale (concentrata soprattutto a Venezia) non potrebbe seguire squadra e società nella loro quotidianità , come gli fu invece possibile nell’esperienza in terra lagunare accanto a Joe Tacopina. Il dirigente veneto farà comunque parte del progetto Catania dopo confronto con Pelligra, ma con altro ruolo. Nomi ne circolano, ma al momento riserbo assoluto sulla scelta finale. “Lo annunceremo soltanto quando sarà ufficiale“, le parole dello stesso Scibilia. Ancora da individuare il ruolo di Vincenzo Grella, presente sia in occasione della presentazione Palazzo degli Elefanti che allo stadio Massimino: l’ex centrocampista di Parma e Torino ha lavorato negli ultimi anni come agente per la CAA Base. Da chiarire anche la carica del già annunciato annunciato Mark Bresciano.
Catania e Torre del Grifo, binomio da ritrovare
Poi c’è la questione Torre del Grifo, che il nuovo Catania vorrebbe ottenere il prima possibile. Il primo passaggio sarà un accordo con la curatela fallimentare, necessario per poter già nelle fasi iniziali usufruire delle strutture del centro; il secondo, quello più importante, ma che potrebbe prevedere tempistiche più lunghe è l’acquisto del centro sportivo. L’intenzione, a questo proposito, è quella di prendere parte al bando specifico che sarà pubblicato dal Tribunale di Catania. “La struttura è vecchia, ci sarà bisogno di un investimento cospicuo – ha detto Pelligra lunedì a margine della conferenza stampa, rispondendo ad una nostra domanda -. Naturalmente ne parleremo con i curatori nei prossimi giorni, per capire cosa stanno progettando di fare“. Pelligra e Scibilia conoscono le potenzialità di Torre del Grifo (l’imprenditore siculo-australiano l’ha già visitato), ma allo stesso modo anche le sue criticità , esplose dopo anni di grandi difficoltà societarie: anche sotto questo profilo, ci sarà tanto lavoro da fare. E denaro da spendere.
Il piano di Pelligra
Il Catania punta subito a vincere il campionato di Serie D e a ritornare immediatamente tra i professionisti. Non potrebbe essere altrimenti per una piazza come quella etnea, ma ciò non significa che sarà necessariamente facile. Importante sarà fare le scelte giuste in termini di uomini e approcciare la nuova realtà con la giusta mentalità . Il piano quadriennale presentato da Pelligra al Comune prevede, peraltro, subito la vittoria nel campionato di Serie D, seguita da due stagioni in Serie C, con il ritorno in Serie B previsto il quarto anno. Il medesimo percorso, insomma, riuscito al Palermo, che ha guadagnato la Serie B tre anni dopo la sua rifondazione. Meglio per il momento procedere per gradi: la piazza non vede l’ora di tornare in alto, ma il percorso sarà inevitabilmente lungo. Certo, i presupposti per poterlo percorrere in maniera spedita sembrano davvero esserci tutti.
Foto: Riccardo Caruso
Giornalista pubblicista dal 2018. Negli anni ha maturato esperienze con molteplici mezzi di comunicazione, dal web e radio fino alla televisione e ai più moderni strumenti social, trattando soprattutto di sport con un’attenzione particolare rivolta al Calcio Catania e al territorio etneo.