Durante il corso di City Zone Live ha parlato Manuel Sarao, punta centrale degli etnei che ha sbloccato l’ultima gara contro il Paternò siglando la terza rete personale della stagione. Diversi i temi trattati, dal rapporto con i tifosi all’entusiasmo ritrovato. Ecco le sue dichiarazioni:
Contento di questo avvio
Domenica era una partita insidiosa, sono contento del risultato; quando andiamo in vantaggio nella prima frazione diventa più facile perché cambia totalmente la gara. Il gol non è casuale, quella trama offensiva la proviamo spesso in allenamento con Lele Catania, anche a 33 anni si può imparare, mi sta insegnando movimenti che in passato non facevo. Ho attaccato il primo palo non a caso. So quanto è importante questa maglia, provo ad aiutare i più giovani, non sono un attaccante che pensa solo al gol e spesso raddoppio sui terzini in fase di non possesso.
Tifosi importantissimi
Rispetto alla mia prima esperienza con questa maglia ci sono delle differenze notevoli. Tralasciando che giocavamo a porte chiuse per via del covid, vi era una situazione societaria molto precaria. Non ho vissuto neanche la vicinanza della gente, quest’anno invece sento un entusiasmo incredibile, capita che la gente mi fermi per strada per ringraziarci ma noi stiamo facendo solo il nostro dovere. Questo ci fa capire quanto siamo importanti per questa città .
Competizione sana
C’è tanta concorrenza in attacco ma questo ci stimola ancora di più, sapevo che il posto da titolare non sarebbe stato assicurato per nessuno. Aspettiamo che Gianluca possa tornare disponibile, ho scelto la maglia numero 99 perchè per me non fa differenza il numero. La 9 era più importante per Litteri che so quanto ci tiene a far bene essendo la squadra della sua città . L’ha pagata tra l’altro (ride) perché c’è stata un’asta simpatica con i compagni. Attacco a due con Jefferson? Potrebbe essere una soluzione, possiamo coesistere, lui sta facendo benissimo.
Rapporto col mister
Mister Ferraro è una persona veramente umile, mette sempre la squadra al primo posto, non ha mai parlato di se stesso e ci rispetta tantissimo. Questo per noi è fondamentale, ha dato dei concetti chiari e ci tiene sempre sul pezzo. Fa bene a pretendere la massima attenzione anche durante la settimana. Zeoli sta facendo molto bene la sua parte, è più fumantino rispetto a Ferraro e si fa sentire tantissimo.
Under e obiettivo personale
La società è stata brava a prendere giovani forti. Tra gli under mi ha impressionato Castellini, sembra che giochi da tanti anni. Non aveva mai fatto la prima squadra e giocare a Catania non è facile, ma lui ha una personalità incredibile e grande tranquillità . Ma anche Chiarella, Forchignone, Vitale, i due portieri: abbiamo tanti giovani bravi. Si è creata la giusta alchimia tra noi più esperti e gli under. Come obiettivo personale mi sono posto di raggiungere la doppia cifra se legata al bene della squadra. Se i miei gol diventano funzionali per la vittoria bene, altrimenti posso tranquillamente farne a meno. L’importante è portare i tre punti a casa, il collettivo viene sempre prima del singolo. Tdg? A Torre del Grifo mi sono allenato nella prima esperienza, è un altro mondo. Stavo per divorziare con mia moglie perchè entravo la mattina e uscivo la sera (ride). Lì c’è tutto per un calciatore, è un centro sportivo straordinario.
Grella? Un dirigente molto presente, uomo di campo. Non parla tanto, ma quando lo fa dice sempre le cose giuste nel modo giusto. Si sa porre. Per noi è un punto di riferimento e una persona importante
Fortemente affascinato dal mondo delle curve e delle tifoserie in generale, fermamente convinto che il giornalismo debba essere assoluto portatore di verità , compreso quello sportivo.