Un guizzo da centravanti puro, per mettere il timbro su una delle vittorie più preziose di questa travagliata stagione. Leon Sipos non ha tradito la fiducia del suo allenatore, che ha sempre creduto in lui, affidandogli (per necessità e per stimolo) il timone del reparto avanzato al Partenio di Avellino.
Corsa, gol e tanti sorrisi. Il ventiduenne rossazzurro simboleggia lo spirito di questo gruppo. Coeso, sempre, ma soprattutto determinato e affamato, perché solo così si può leggere la performance di cuore e sacrificio fornita nella tana dei lupi. Con il sesto sigillo in questo campionato, probabilmente il più pesante, Sipos conferma di essere un elemento tutt’altro che di secondo ordine nello scacchiere del tecnico etneo. La forza c’è, lo spunto pure. In una stagione da Moro-Mania, Sipos non sta a guardare e quando è chiamato in causa, risponde “Io ci sono”.
Quel piacevole vizio in trasferta
Statistiche alla mano, il Leone croato (giocare sul suo nome ci piace e non poco) ci ha preso gusto, soprattutto lontano dal Massimino. Dal chirurgico destro di Taranto alla zampata nel derby contro il Messina, fino alle due pesantissime reti di Vibo Valentia e appunto, Avellino, che hanno consegnato tre punti e strappato gli applausi della tifoseria. Poco da spiegare e tanto da applaudire. Il croato si è ambientato nel calcio nostrano e mastica un italiano più che discreto, aspetti che sono il manifesto del suo desiderio di emergere e farsi largo in un calcio nettamente diverso da quello balcanico.
Non solo voglia di imparare, ma anche fame di vittorie. Sipos porta in dote ciò che il Catania ha bisogno oggi. Brama di successo. Non si spiegano altrimenti le sue parole a fine gara: “Siamo tornati il Catania che lotta, ora spero di andare ai playoff, segnare dieci gol e farmi pagare la cena“
E adesso? Con un Moro in fisiologica fase calante (ma guai a darlo per distratto) ed un Sipos in stato di grazia, per Baldini iniziano i problemi? Se mai ce ne fossero, saranno piacevoli. Il Catania punta i playoff ed un leone così, inutile negarlo, non si può proprio tenere in gabbia.
credit ph: pagina FB Calcio Catania
Innamorato di Sport sin da bambino, tra una vittoria di Michael Schumacher, un attacco lungo linea di Nadal ed un tiro a giro di Alessandro Del Piero, matura col tempo il “vizio†di parlare di calcio e comunicare con passione il suo modo di vedere l’attività agonistica.