Il Catania non muore mai. Contro il Crotone, nella sfida di Coppa Italia Serie C, i rossazzurri disputano una partita commovente rispondendo colpo su colpo agli ospiti. Per ben tre volte gli eteni recuperano lo svantaggio, riuscendo tuttavia a trionfare ai calci di rigore, al termine di una partita ricca di emozioni. Il pubblico del Massimino , con il fiato sospeso per tutti e novanta minuti, può liberare l’urlo di gioia. Gli uomini di Lucarelli passano il turno.
Partita infinita
Catania-Crotone sembra non finire mai. Il copione della partita di Coppa è identico all’incontro della prima giornata di Campionato. I rossazzurri dominano la partita mentre gli squali di mister Zauli si difendono e con cinismo colpiscono i padroni di casa nelle poche e uniche occasioni concesse dagli etnei. L’epilogo questa volta però è diverso. A differenza del primo incontro il Catania, grazie ad un lavoro più mentale che tattico adottato da mister Lucarelli, non molla e resta compatto di fronte alle difficoltà . Gli etnei pareggiano per tre volte i conti, dimostrando grande grinta e voglia di vincere. I calci di rigore questa volta non tradiscono il tecnico toscano e il Catania conquista i quarti di finale.
Migliore in campo
Per la partita di coppa, Lucarelli sceglie di mischiare un po’ le carte. Il turn over permette al mister non solo di far rifiatare i titolari, ma anche di rispolverare vecchie conoscenze. È il caso di Giuseppe De Luca, migliore in campo contro il Crotone. La zanzara parte in posizione di esterno e conclude il match da trequartista alle spalle di Di Carmine. In entrambe le posizioni l’attaccante rossazzurro disputa una partita sublime, trovando anche la prima rete al Massimino nel corso della sua esperienza alle pendici dell’Etna. Il numero 7, rimasto ai margini del progetto, può diventare un’arma importante nello scacchiere tattico di Lucarelli.
Da rivedere
Ci sono anche alcune pecche. Diversi giocatori, al contrario di De Luca non sfruttano appieno l’occasione del turn over, deludendo le aspettative. È il caso di Milos Bocic, Francesco Rapisarda e Edgar Dubisckas. Tutti e tre, al contrario di De Luca, con Tabbiani avevano grande spazio ma con mister Lucarelli sembrano aver perso il posto nelle gerarchie. La loro prestazione contro il Crotone non è brillante e solamente il goal riesce parzialmente a salvare Dubisckas da una prestazione opaca. Risulta invece totalmente insufficiente la prestazione di Alessandro Livieri. Il portiere scuola Milan, di proprietà del Pisa, rientrava da un lungo stop. La partita di coppa poteva essere un’occasione per far vacillare la titolarità di Bethers, ma il numero 22 non si mostra pronto. A Livieri servirà tempo per tornare a pieno regime, nel frattempo però il Catania potrà dormire sogni tranquilli con il giovane talento lettone titolare tra i pali.
Segnali positivi
La partita di coppa lascia un buon sapore in casa Catania. Il cambio di mentalità è netto e il lavoro di Lucarelli sembra procedere nella strada giusta. Ai quarti il Catania se la vedrà con il Pescara di Zeman. Un avversario tosto certo, ma l’impressione è che i rossazzurri giocando con questa tenacia e voglia di far bene possano battere qualunque avversario. Il lavoro da fare resta comunque tanto e per gli etnei adesso l’obiettivo torna ad essere il campionato. La tensione e la concentrazione devono rimanere alte, ma probabilmente di questo non c’è da preoccuparsi. D’altronde come dice il tecnico toscano la “vera impresa sarà domenica†contro la Virtus Francavilla.
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.