Catania, con Lucarelli non molli mai: la grinta e la resistenza le chiavi del successo contro il Giugliano

Catania, con Lucarelli non molli mai: la grinta e la resistenza le chiavi del successo contro il Giugliano

Il Catania è stato “brutto, sporco e cattivo“. Lo ha detto Cristiano Lucarelli nel post partita di Giugliano e lo ha certificato una gara vinta dai rossazzurri con le unghia con i denti. Il goal di “rapina” siglato da Samuel Di Carmine è diventato il simbolo della grinta e della voglia di vittoria della squadra guidata dal tecnico livornese. Gli etnei hanno badato al sodo, come probabilmente è giusto fare in questa categoria, portando a casa i tre punti e, per la prima volta in questa stagione, il secondo successo consecutivo.

Resistenza

Nonostante il difficile avvio, il Catania ha dimostrato grandi capacità di resistenza. Il Giugliano ha fatto bene per l’intera prima frazione, ma mister Lucarelli ha sottolineato in conferenza stampa: “L’abbiamo vinta nel primo tempo, tenendo botta e resistendo alla loro pressione e ai loro attacchi.” Questa è stata la chiave tattica che ha permesso a Chiricò e compagni di centrare la vittoria. I rossazzurri hanno saputo soffrire da squadra, limitando i danni e difendendo con ordine. Nel secondo tempo gli etnei hanno raccolto i frutti di questo lavoro di sacrificio.

Mentalità

Ciò che ha davvero fatto la differenza è stata l’approccio. Con un diverso spirito, il Catania avrebbe potuto pareggiare o persino perdere la partita. Gare simili in passato hanno avuto un epilogo negativo, ma il Catania di Lucarelli ha dimostrato di possedere una mentalità vincente, sapendo quando soffrire e quando attaccare. Il cambio tattico durante la partita, con l’ingresso di un attaccante (De Luca) al posto di un centrocampista (Rocca), ha evidenziato la determinazione della squadra nel conquistare i tre punti.

Palle inattive

Ancora una volta il goal è arrivato sugli sviluppi di un corner. Una strategia che non era stata mai sfruttata dal Catania in questa stagione prima dell’avvento di Lucarelli. L’allenatore toscano invece ha puntato sull’utilizzo delle palle inattive, seguendo la tradizione etnea: “Alcune cose sono nel DNA del Catania, che è stata la prima in Serie A ad utilizzare un collaboratore dell’allenatore per i calci piazzati”. Le chiavi del successo sono passate anche dall’identità e dal senso di appartenenza verso questi colori.

Verso la Coppa Italia

La strada intrapresa sembra essere quella giusta. Il gruppo è apparso compatto e coeso nelle prime due uscite con Lucarelli in panchina. Tuttavia, la tensione e l’attenzione devono rimanere alte. Mercoledì, il Catania affronterà un match importante. La sfida di Coppa contro il Crotone, rappresenterà un test cruciale contro un avversario di pari livello.Tale competizione inoltre potrebbe diventare un obiettivo primario per il Catania. Vincere la Coppa Italia Serie C, in virtù del piazzamento ai play-off, varrebbe come un terzo posto. Il prossimo impegno potrebbe dunque rappresentare uno snodo chiave per la stagione a venire.

Credits: Francesco Girone

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