“Sono preoccupatoâ€, afferma Michele Zeoli nel post gara. Il Catania desta grande preoccupazione in tutti, non solo nel proprio allenatore. Gli etnei sono una squadra troppo fragile ed in totale caduta libera in classifica. In un Massimino deserto, contro un Giugliano non in forma smagliante, i rossazzurri sprecano un’occasione per ritrovare serenità e incappano nella quindicesima sconfitta stagionale.
Buona la partenza
Pronti, partenza goal. Questa volta il Catania approccia bene la gara. Con bravura e un pizzico di fortuna gli etnei sbloccano subito il match con Pietro Cianci. I rossazzurri disputano un buon primo tempo, sfruttando i vantaggi del cambio di modulo. Zeoli abbandona il 4-3-3 e opta per il 3-5-2: il mister di Civitavecchia gioca la partita sui quinti e punta sull’imprevedibilità di Diego Peralta fra le linee. Il tandem Di Carmine-Cianci funziona e il Catania riesce a chiudere il primo tempo sull’1-0, in una condizione teoricamente ottimale per portare a casa i tre punti.
Pessimo il finale
Nella seconda frazione il Catania si fa male da solo. I rossazzurri sono una squadra troppo fragile, fisicamente ma soprattutto mentalmente. L’attenzione degli etnei cala e nel giro di venti minuti il Giugliano ribalta la partita con le reti di Francesco Salvemini prima e Flavio Ciuferri poi. “Il loro secondo goal rappresenta il momento di questa squadraâ€, dichiara Zeoli in sala stampa. Una rete, quella di Ciufferi, incassata per pura disattenzione. I rossazzurri riescono anche a riacciuffare per un momento la partita con la rete di David Bouah. La squadra etnea però non è matura e non solo non riesce a vincere, ma appare incapace anche di difendere un semplice pareggio ed evitare la sconfitta. Sul finale di gara la seconda rete di Salvemini condanna gli etnei.
Passi indietro
“A livello mentale noi andiamo sempre più indietroâ€. Dalle parole di Zeoli emerge un dato ormai un dato inconfutabile: il problema di questa squadra è mentale. Non ci sono più alibi per giustificare questo disastroso risultato sportivo. Basta parlare di sfortuna e arbitri, nonostante la prestazione totalmente insufficiente del sig. Milone della sezione di Taurianova. La domanda tuttavia resta: Come svegliare questi ragazzi dal torpore? Tre allenatori, svariati ritiri e discorsi dei tifosi alla squadra, nulla di tutto questo sembra aver aiutato gli etnei a cambiare rotta. Nel frattempo il Catania sprofonda.
Play out
La situazione è drammatica. In attesa di scoprire i risultati delle altre squadre il Catania resta sospeso, a soli tre punti di distanza, sulla zona play out. Questa squadra deve assolutamente evitare gli spareggi salvezza. Non solo perché questi comprometterebbero un’eventuale partecipazione ai play off, di cui oggi sembra comico parlare, ma poiché i rossazzurri appaiono troppo fragili per potersi giocare il mantenimento della categoria in due gare secche. La speranza, forse l’unica rimasta, è che le altre compagini facciano peggio del Catania perché al momento, salvo clamorosi stravolgimenti, dai rossazzurri non appare serio e lecito aspettarsi più nulla.
Credits: Francesco Girone
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.