Buona la prima…per il Padova: Il Catania perde la finale di andata di Coppa Italia

Buona la prima…per il Padova: Il Catania perde la finale di andata di Coppa Italia

Sono stati 90 minuti thriller quelli dello Stadio Euganeo. Il Padova si è dimostrato superiore, rispetto ad un Catania sulle gambe e con poche idee. L’approccio dei rossazzurri è stato pessimo e nel primo tempo la squadra di Zeoli ha pagato dazio. La speranza etnea si è riaccesa nella seconda frazione, ma per un’eventuale ribaltone si dovrà attendere il match di ritorno.

Approccio errato

“Atteggiamento non da finale”. Così Zeoli ha rimproverato i suo giocatori nel post gara. Il Catania è sceso in campo privo di mordente e senza quella cattiveria necessaria per un appuntamento come questo. Il centrocampo con Stefano Sturaro ed Emanuele Ndoji non ha fornito le risposte che il mister di Civitavecchia si aspettava, risultando statico e prevedibile. Il Padova ha mostrato più fame e cinismo, capitalizzando con precisione le occasioni create. In meno di mezz’ora la squadra di Torrente, grazie a Simone Palombi ed Lorenzo Crisetig, si è portata avanti di due reti e gli eteni sono rimasti a guardare.

Speranza nella ripresa

Nella seconda frazione, grazie all’inserimento di Nana Welbeck e Diego Peralta la partita si è riaccesa. Il 23 e il 19 hanno dato sostanza e vivacità alla manovra etnea. Il Catania è riuscito poi ad accorciare le distanze grazie a Salvatore Monaco, anche lui subentrato nella ripresa. Un fulmine a ciel sereno, che ha mandato per qualche minuto in confusione il Padova. La prima sfida però se la sono aggiudicata i biancoscudati. Ingenuità colossale nel finale di gara da parte di Welbeck, che con un intervento scomposto si è fatto espellere a un minuto dalla fine, dovendo saltare così la partita di ritorno.

Vergogna

A prescindere dal risultato finale, la vergogna si è materializzata all’intervallo. Tra i due tempi, alcuni facinorosi “tifosi”, se così si possono chiamare, del Catania, che di certo non vogliono il bene del club etneo, hanno invaso il campo cercando di entrare in contatto con la tifoseria locale. Con una nota ufficiale il Catania Football Club ha “condannato fermamente l’accaduto” e noi come redazione non possiamo che stigmatizzare ogni forma di violenza. È stata una figuraccia a livello nazionale, che potrebbe seriamente compromettere la partecipazione del vero tifo rossazzurro nelle prossime partite.

Testa alla Turris

Si è palesato uno scenario non proprio roseo insomma. Il Catania ha perso in campo e per la prima volta in questa stagione anche sugli spalti. Auspicando punizioni non troppo severe, per la collettività, è già tempo di pensare al campionato. La testa deve essere proiettata allo scontro salvezza contro la Turris. Ci sarà tempo per focalizzarsi sulla finale. Ora i rossazzurri devono a tutti i costi pensare a mantenere la categoria.

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