Il Catania scrive la storia, la sua storia. I ragazzi di mister Zeoli compiono un’impresa straordinaria, regalando una serata meravigliosa all’intera piazza etnea. La Coppa Italia Serie C è rossazzurra, la corazzata Padova torna a casa sconfitta e Rapisarda e compagni sono campioni. Il Catania alza al cielo il suo primo trofeo.
Inizio in salita, poi la svolta
Non tutte le grandi imprese hanno un buon inizio. Lo stadio è gelido e vuoto, riscaldato tuttavia dai millecinquecento bambini catanesi invitati per l’occasione. Il Padova segna subito con Mattia Bortolussi  e la paura si diffonde in terra etnea. C’è il terrore di un’ennesima sconfitta, “forse è meglio pensare alla prossima partita in campionato†pensa qualcuno. I rossazzurri però questa volta non si arrendono, consapevoli dell’occasione storica e irripetibile che va assolutamente colta. La fortuna, in questa occasione speciale,  gira a favore del Catania, presentando un episodio a favore: un calcio di rigore. Samuel Di Carmine segna e la partita si riapre. Il fato spinge i rossazzurri e dopo un goal annullato dal VAR ai biancoscudati, gli uomini di Zeoli rimettono le cose al loro posto. Rete di Emmanuele Cicerelli e il Catania acciuffa il pareggio, imponendo il conto dell’andata: è 2-1.
Sul filo del rasoio
Il pallino del gioco resta comunque, quasi sempre, in mano al Padova. Nella seconda frazione, gli uomini di Torrente rientrano in campo con spirito battagliero. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Simone Perrotta gela gli etnei, siglando la rete di un 2-2 potenzialmente letale per le speranze di vittoria rossazzurre. Sembra finita, ma il destino ha un debito con il Catania. Flippo Delli Carri compie un intervento killer su Pietro Cianci e il VAR interviene ancora una volta: per il difensore degli euganei è rosso diretto. La partita gira, i rossazzurri cominciano ad attaccare senza sosta, ma la rete non arriva.
Colpo di scena
Quando tutto sembra finito, come nei migliori film, arriva il colpo di scena che nessuna si aspetta. Davide Marsura, subentrato a Cicerelli, quasi allo scadere segna la rete del 3-2, decisiva per poter mandare gli etnei ai supplementari. Il numero 77, reduce da una stagione di gran lunga al di sotto delle aspettative, si fa trovare pronto nel momento decisivo. L’ala etnea disputa una partita sontuosa, rivelandosi una vera spina nel fianco per la retroguardia biancoscudata, che con le unghia e con i denti cerca di difendere il pareggio e giungere ai calci di rigore.
All’ultimo respiro
Il destino però ha altri piani. In una stagione assurda e senza alcuna logica ecco l’ennesimo colpo di scena. Gli sconfitti in partenza divengono vincitori e chi soffre viene alla fine ripagato. Il goal del 4-2, valido per una vittoria storica, arriva al centoventesimo ad un passo dalla lotteria dei rigori, grazie ad una rete di Rocco Costantino. Si esatto, si tratta proprio dell’ex attaccante del Monterosi Tuscia, reduce da mesi difficili alle pendici dell’Etna. “Sono stato spesso criticato per le mie prestazioni, però questa emozione è difficile da spiegare†– dichiara il numero 9 etneo nel post gara. Perché La bellezza del calcio è proprio questa: l’imponderabile, che alla fine diventa realtà .
Il futuro attende
Il Catania compie un’impresa, ribaltando ogni pronostico. Una squadra senza senso quella etnea, capace in questa stagione di deludere e poi improvvisamente di emozionare. Gli etnei sono come una lampadina che fa falso contatto: prima accesi, poi improvvisamente spenti. La speranza è che questo successo aiuti i calciatori rossazzurri ad acquisire quella continuità mancata per tutta la stagione. Ora testa al campionato, dove c’è una salvezza paradossalmente ancora da conquistare. Solo evitando i play out, gli etnei potranno accedere agli spareggi promozione direttamente dalla fase nazionale. I rossazzurri possono ancora ribaltare questa folle stagione.
Studente universitario e giornalista pubblicista.
Dopo aver mosso i primi passi nella redazione di Unica Sport, collaboro ora con la testata “La Tecnica della Scuola”. Amo il calcio e lo sport in generale e sono pronto a mettermi in gioco con la redazione di CityZone.