Lettera aperta di un tifoso del Catania

Lettera aperta di un tifoso del Catania

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata alla nostra redazione da un tifoso del Catania. Di seguito il testo completo.

Come “uccidere” una città e passarla liscia

Magari se paragoniamo il titolo di questa lettera a ciò che accade da mesi in Ucraina potresti storcere il naso, ma ti assicuro che non è mia intenzione paragonare le atrocità di Putin a ciò che è successo a Catania.

Abbiamo assistito ad un duplice omicidio. Fatto strano è che la vittima è la stessa. La stessa che è stata uccisa per DUE volte consecutive.

Non è solo calcio, non è un gioco

Magari tu che leggi non sei di Catania o magari lo sei ma la tua fede calcistica è rivolta verso altre squadre, le “strisciate” come le chiamiamo noi. Di conseguenza starai pensando “Che vuoi che sia? Sono fallite squadre come Napoli, Firenze, Parma…”

Catania è diversa. Catania vive di Calcio Catania. Catania era l’unica squadra Siciliana a non aver MAI perso la propria matricola dalla prima affiliazione alla figc (post guerra). Un fattore differenziante che ci poneva come UNICI.

Catania non perde solo una squadra di calcio, perde turismo, aziende disposte ad investire, perde dignità, NON per colpa del popolo, ma per come è stata trattata negli ultimi anni(anche e soprattutto da gente di Catania).

Catania in questo momento è una città allo sbando che non ha un’amministrazione, non ha una classe politica adeguata. Basti vedere cosa è accaduto, con l’amministrazione che si è fatta viva solo quando c’erano delle passerelle da calpestare o quando ormai era troppo tardi.

Non sono un politico e non sono vicino a nessun partito. Uno vale l’altro, che sia del presente o del passato, senza distinzioni.

Giustizia…sportiva? Giustizia e basta!

Quello che chiedo e credo chiediamo tutti, è giustizia. Ma chi dovrebbe darci giustizia? In quale giustizia possiamo ancora riporre fiducia?

Lega, federazione, hanno permesso di fare iscrivere una squadra senza alcun futuro (come avevano già fatto con altre realtà) permettendo a degli imprenditori locali di accumulare altro debito e senza chiedere alcuna garanzia.

Stessa cosa è stata fatta da un signore venuto da Roma a cui è stato permesso di partecipare ad un bando pubblico senza verificare il suo patrimonio economico e come questo patrimonio viene accumulato.

Una giustizia però deve esserci. Non possiamo pagare sempre e solo noi cittadini. Tutti i colpevoli di questo “duplice omicidio unico” devono prendersi le loro responsabilità e se è vero che una giustizia esiste devono pagare e soprattutto dire una volta per tutte cosa è successo realmente.

Per rinascere bisogna azzerare tutto e ricostruire

Siamo ancora con gli occhi pieni di lacrime anche se pensavamo di non averne più dopo il 22 dicembre.

Bisogna però fare gli adulti e mostrarci forti. Bisogna far sì che i ragazzi di oggi abbiano una squadra che rappresenti la propria città per evitare che vadano a tifare altri colori.

La fede deve venire da dentro, deve essere lei a scegliere te e farti innamorare, se accade il contrario vuol dire che qualcosa è andato storto.

Bisogna rinascere “Melior de cinere surgo” come diciamo a Catania. Anche contro la nostra volontà, perchè siamo stati scelti dalla fede per il rosso e l’azzurro ed abbiamo il compito di insegnare alle nuove generazioni come difendere la nostra fede.

Occorre quindi ripartire da ZERO, ricordarci degli errori del passato e non commetterli più.
Servono volti nuovi, puliti, che non scendono a compromessi, che abbiano la schiena dritta e che abbiano la forza ed il coraggio di allontanare tutti i “personaggi” che hanno orbitato nel Catania e a Catania negli ultimi anni.

Serve una nuova classe politica, giovane, con idee chiare e innovative, che guardi al futuro e che abbia le competenze per far splendere la Città di Catania. Perchè come ho detto all’inizio, NON è solo Calcio!

Questa mia lettera è rivolta alla città a cui chiedo di ripartire tenendo lontano i protagonisti del passato.

Alle istituzioni Nazionali a cui chiedo giustizia

Alle istituzioni locali a cui chiedo verità ed eventualmente dimissioni immediate

A chi ha speculato sulla fede rossazzurra.

Il Catania prima di tutto è un motto che oggi più di ieri va ricordato come un mantra da recitare più volte al giorno, ma stavolta davvero, non a chiacchiere. Altrimenti non ci sarà futuro per questa città che come potenziale turistico ed industriale non è inferiore a nessuno…se governata come si deve.

Firmato
Un tifoso qualunque

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